Osteonecrosi della mandibola con Denosumab e terapia anti-angiogenica: una malattia rara ma potenzialmente grave


L'osteonecrosi della mandibola ( ONJ ) è una lesione della mandibola rara ma grave, caratterizzata da osso necrotico esposto, ed è associata a diversi farmaci solitamente utilizzati per il trattamento di pazienti con neoplasie in stadio avanzato.

Le comuni terapie che inducono osteonecrosi della mandibola sono rappresentate dai bifosfonati contenenti azoto, l'anticorpo monoclonale umano per l'attivatore del recettore del ligando del fattore nucleare kappa B Denosumab ( Xgeva ) e alcuni farmaci anti-angiogenici, da soli o in combinazione con bifosfonati.

La reale incidenza della osteonecrosi della mandibola è sconosciuta.

Diversi casi di osteonecrosi della mandibola in pazienti con tumore sottoposti a terapia con Denosumab sono stati segnalati e sembra che l'incidenza complessiva di Denosumab correlata alla osteonecrosi della mandibola sia simile a quella dei bifosfonati in questa popolazione, e sia dell’ordine di 1-2%.

Il recettore del fattore di crescita vascolare ( VEGFR ) svolge un ruolo importante nella progressione del cancro e può essere bersaglio di farmaci inibitori dell’attivatore della tirosin-chinasi o altri secondi messaggeri.
La maggior parte degli inibitori della angiogenesi, come l'anticorpo monoclonale Bevacizumab ( Avastin ) e l'inibitore della chinasi Sunitinib ( Sutent ), hanno come bersaglio la via di segnale VEGF.
I casi di osteonecrosi della mandibola indotta da Bevacizumab sono stati riportati, in particolare, nei pazienti trattati anche con i bifosfonati.
Ci sono solo pochi studi che hanno riportato casi correlati con Sunitinib.

Nei pazienti con cancro avanzato sottoposti a terapia con bifosfonati, Denosumab oppure con Bevacizumab, è obbligatorio l’esame dentale e il mantenimento di una buona salute dentale.
Ai pazienti che necessitano di tali trattamenti dovrebbe essere suggerita una buona igiene orale, la limitazione del consumo di alcol e la cessazione dell’abitudine al fumo. ( Xagena2013 )

Sivolella S et al, Anticancer Res 2013; 33: 1793-1797

Onco2013 Endo2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

L'adenocarcinoma duttale pancreatico è caratterizzato da bassa immunogenicità e da un microambiente tumorale immunosoppressore. LOAd703, un adenovirus oncolitico con transgeni...


Gli inibitori del checkpoint sono il trattamento adiuvante standard per il melanoma resecato in stadio IIB-IV, ma molti pazienti recidivano. Si...


L'emofilia B da moderata a grave viene trattata con la sostituzione continua e permanente del fattore IX della coagulazione per...


La prima terapia genica con cellule CAR-T in grado di curare le forme più gravi di neuroblastoma, il tumore solido...


La miopatia miotubulare legata al cromosoma X è una malattia muscolare congenita rara, pericolosa per la vita, osservata principalmente nei...


Il rilevamento della mutazione BRAF V600E nel glioma pediatrico di basso grado è stato associato a una risposta inferiore alla...


I gliomi di alto grado hanno una prognosi sfavorevole e non rispondono bene al trattamento. Le risposte immunitarie efficaci al...


Per i pazienti con tumore prostatico metastatico ormono-sensibile, il carico metastatico influisce sull'esito. Sono state esaminate l’efficacia e la sicurezza...